Anonima
Montanari
Avvinazzati
             

Monte del Passeggio

   
             
Data :
13 Novembre 2005
Escursione :
Monte del Passeggio m. 2064 (Monti Ernici)
Itinerario :
Da Prato di Campoli per il valico di Cacata del Lupo, la Valle di Femmina Morta e Le Pratelle

 

Vino :
Novelli Vari assortiti
Difficoltà :
Impegnativa
Dislivello :
m. 1020
 

 

LA DIVINA AMA

Canto Primo (Monte del Passeggio)

Lungo la strada li carri abbandonati, (1)
Nove de quelli tra omini e donne
In sulla montagna saliron lungo li prati.

Quando che ancor le nove eran mature
Ardimentosi dell’AMA le colonne
Insieme entraron tra le selve oscure.

Poscia ch’el furon al pie’ del colle giunti
La dove terminava quella valle ( 2)
Al guardo rimanean che pochi punti

Ma se portavi lo volto alle tue spalle
Li lenti frati che di nome facean Lauretti
All’occhi tuoi pareano due palle.

Al piede avea li stivaletti
Lo frate Marco colla lente al collo (3)
Ma lento pede procedea negletto

Che a saltellar parea un pollo.
Restava a tergo il poveretto
E il gruppo tutto lo aspettava al varco.

Ecco che spinto da imperituro orgoglio
Quando che il sole batte in faccia a Marco
Sale d’incanto anche l’ultimo scoglio.

Lo abile Coletta, lo medico un po’ nano, (4)
li due dell’infinito piccolo d’ingegno (5)
li novi arrivi (6) prendean per mano

assieme ai lenti frati(7) e allo Fanello bello (8)
uniti sulla fredda vetta
tracannar volean lo vin novello.

Matto e’ chi spera che lo ritorno
Sempre coi lenti e col Coletta a capo
Possa accader di pieno giorno.

Se potuto avreste veder tutto
L’ardor di collera dello Fargone nostro
A cozzar duro sul verde frutto (9)

Che lo minor Lauretti (10) avea riposto
Di certo,gente il lor ritardo
Sarebbe presto si’ spiegato.


Poscia che fosse notte
Seguendo l’instrumento (11)
E vuota la botte (12)

Entro l’oscuro bosco
Scendea l’ultimo umano vento
Or che tutto era fosco

Lo giorno se ne andava e l’aere era bruno,
Li quattro omini lenti
Ordunque dietro non avean nessuno.

In sulla strada il Coletta bono
Insieme ai novi e al Fanello frate
In trepidante attesa sono.

Ma pur tra rovi e scure foglie
Lauretti e l’altri di sventur legati
Ai carri giunsero or senza doglie.

Tutto lo gruppo a desinar contento
Colli cornetti e li gelati
Nella locanda a scaccheggiar dovendo

Presero l’acqua lo caffe’ e lo conto
Prima che a Roma fusser destinati
E a lavorar si fosse pronto.

Er Poeta

Note:
1) le macchine
2) Valle della femmina morta
3) macchina fotografica obsoleta
4) Giacomo D’Alia
5) due ingegneri nucleari Paolo Fargione e Mario Palomba
6) Assunta e Stefano nuovi soci AMA
7) I lenti fratelli Lauretti
8) Il fratello del presidente
9) Convinzioni ecologiste
10) Gianni
11) Il GPS
12) finito il vino